Il 15 dicembre si celebra lo Zamenhof Day, dedicato a Ludwik Lejzer Zamenhof, l’uomo che immaginò l’Esperanto non come una lingua da imporre, ma come uno spazio comune di incontro.
In un mondo che comunica continuamente ma fatica ad ascoltarsi, il sogno di una lingua “neutra” ci parla ancora. Non tanto per quello che dice, ma per ciò che suggerisce: che comprendere viene prima di convincere, e che il dialogo non nasce dal dominio, ma dall’equilibrio.
Abbiamo dedicato un articolo a questa ricorrenza silenziosa e al suo significato profondo, come metafora di un’altra possibilità di comunicazione.
Una lingua sorella, non una lingua madre.
Per kompreno ni proksimiĝas, per aŭskulto ni renkontiĝas.