luglio 04

Il 4 luglio è una celebrazione arrogante. Un inno alla prepotenza. È la festa dell’indipendenza di un popolo che ha negato e cancellato l’indipendenza di decine di altri. È un’autocelebrazione fondata sulla rimozione storica, sull’imperialismo morale, sull’idea tossica che la libertà valga solo per chi ha i mezzi per imporsi.

Ogni bandiera che sventola oggi ricorda non solo la resistenza all’Inghilterra, ma l’oppressione di tutti coloro che non rientravano nel sogno americano.

Un sogno costruito sul sonno eterno degli altri.

Oggi più che mai, in un mondo che si risveglia dalle narrazioni egemoniche, è tempo di guardare in faccia questa ipocrisia storica.

L’Indipendenza non è mai tale se costruita sull’asservimento altrui.

E il patriottismo che ignora il dolore che ha causato, è solo vanagloria travestita da fierezza.

Leggi l'articolo intero nel blog di uam.tv