novembre 27

Nel cuore silenzioso del ventisette novembre si nasconde una saggezza che arriva da lontano. Le comunità rurali lo vivevano come un passaggio, un invito ad ascoltare ciò che si muove sotto la superficie della terra mentre l’inverno si avvicina. Era il tempo delle veglie nelle stalle riscaldate, dei profumi di agrumi essiccati, del controllo della legnaia, dei piccoli gesti che preparavano corpo e spirito ai mesi più freddi.

Oggi abbiamo dimenticato quell’arte del prepararsi, ma possiamo ancora riscoprirla. Possiamo rallentare, riordinare ciò che abbiamo intorno, accendere una luce morbida e accogliere l’inverno come un maestro che ci invita alla presenza.

Sul blog di UAM.TV abbiamo raccolto queste tradizioni e il loro significato profondo, per ricordarci che anche nei giorni più semplici c’è un sapere prezioso che può guidarci.

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