Oggi, a più di cinquant’anni dalla sua morte, la figura di Jim Morrison è ancora avvolta da un alone di mistero. Le sue canzoni continuano a risuonare, le sue poesie vengono lette, il suo mito ispira generazioni. Che il “Club 27” sia una leggenda metropolitana o un mistero irrisolto, resta un monito: dietro l’immagine pubblica degli artisti ci sono persone in carne e ossa, con fragilità e paure. Comprenderle, più che idolatrarle, è forse il vero omaggio che possiamo fare alla loro memoria.