"Uno dei personaggi che in questi anni mi ha maggiormente ispirato è senza alcun dubbio Tiziano Terzani.
Abbiamo fatto i salti mortali per riuscire ad avere in uam.tv "Anam il Senzanome".
Adesso c'è on line l’atto secondo e tra poche settimane, pubblicheremo anche l'atto primo, quindi avremo tutti e due i documentari che rappresentano, secondo me, la pietra miliare della filosofia di Terzani, del suo pensiero e della sua vita, perché è l'ultima intervista che ha fatto.
Il regista, Mario Zanot ha avuto una grande intuizione ad incontrarlo a contattarlo e a convincerlo a fare un'intervista nel momento in cui lui aveva deciso di non parlare più con i giornalisti. Esserci riuscito ha invece creato un'opera che è la grande eredità culturale di Tiziano Terzani.
In queste 2 ore, nei due film, Tiziano affronta argomenti che, pur a distanza di ormai quasi vent'anni, rimangono attualissimi perché purtroppo tante cose non sono cambiate, anzi, forse sono anche peggiorate.
E sono anche convinto di una cosa, che Tiziano Terzani, che era in punto di morte, sapeva che di lì a poco avrebbe lasciato il corpo e probabilmente la sua anima era già in cammino. E mi piace pensare che la forza di questo film fosse anche in questo percorso che Tiziano aveva fatto per arrivare alla morte. Ogni cosa che dice è potente e questa è la grande forza di questo film, perché è un film per certi aspetti semplice, con non tante costruzioni visive, ma una grandissima forza concettuale e d'impatto che ci regala un lucido Tiziano Terzani nei suoi ultimi giorni di vita."