UAM.TV

Postato

29 lug 10:50

«Van Gogh non era pazzo. Era profondo.»

Chi sente troppo, spesso non viene creduto.

Così è stato per Vincent. Troppo vivo per i suoi tempi. Troppo sensibile per un mondo che chiamava "malattia" ciò che era profondità.

In questa intervista immaginaria, abbiamo provato ad ascoltare la sua voce. Quella vera.

Quella che parla ancora oggi a chi si sente fuori posto, fragile, diverso.

Perché il dolore, se attraversato con coraggio, può diventare colore, bellezza, luce.

Leggi l’articolo completo sul blog di UAM.TV

e lasciati toccare da chi dipingeva per non morire.

Postato

28 lug 10:39

Leggere a un bambino è molto più che leggere.

È costruire un legame, nutrire la mente, aprire il cuore.

Anche a tre mesi, anche d’estate, sotto un albero o prima di dormire.

Perché un bambino che legge sarà un adulto che pensa.

Con amore e consapevolezza.

Ne parliamo nel nuovo articolo sul blog di UAM.TV.

Postato

27 lug 11:11

Ci sono persone che continuano a parlare anche quando non ci sono più.

Le ritrovi in una frase, in un gesto, in un silenzio che ti consola.

Sono anime che restano. Perché hanno lasciato luce. Perché hanno trasformato il dolore in sapere, la vita in testimonianza.

Luciano De Crescenzo diceva:

“Credo che quando si muore si fa un salto di qualità.”

E forse è proprio così.

Oggi ne parliamo in un articolo nel blog di uam.tv dedicato a queste presenze che ci accompagnano nel tempo, anche quando il tempo sembra finito.

Un piccolo viaggio tra memoria, gratitudine e spirito.

Postato

26 lug 09:42

Chi ama un animale lo sa: quando sta male, faresti qualunque cosa per lui.

E allora lo porti dal veterinario, segui ogni indicazione, compri la medicina.
Ma poi succede qualcosa che non ti aspetti.

Scopri che quella pastiglia che dovrebbe salvarlo è identica a quella per uso umano… solo che costa fino a sei volte di più, solo perché accanto c’è scritto “Vet”.

Stessa cura. Stesso principio attivo. Ma un prezzo spropositato.
E nessuno ti sa spiegare davvero perché.

E allora, senza che nessuno lo dica apertamente, la logica diventa spietata:

Se il farmaco costa sei volte tanto,
la vita che deve salvare vale sei volte di meno.

Ne abbiamo scritto sul blog di UAM.TV: è una riflessione sincera su come il sistema speculi anche sull’affetto, approfittando del fatto che gli animali non parlano, non protestano, non fanno causa.
Ma soffrono.
E si fidano di noi.

💛 Perché chi ha amato un animale lo sa:
non esistono vite minori. Solo esseri che ci scelgono in silenzio.

1

Postato

25 lug 10:28

25 luglio – Il Giorno Fuori dal Tempo

Non è solo una data. È un portale.

Una pausa cosmica tra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro.

Nel Sincronario delle 13 Lune, ispirato alla saggezza maya, questo giorno non appartiene a nessun mese, a nessuna settimana.

È sospeso. Libero. Sacro.

Un’opportunità per lasciare andare ciò che non ci serve più e accogliere il nuovo con il cuore aperto.

Un momento per respirare, meditare, perdonare, creare, riconnettersi.

Il tempo non è denaro.

Il tempo è vita. Il tempo è arte.

E noi siamo arte che respira nel tempo.

Sul blog di UAM.TV trovi un articolo che racconta tutto il senso profondo di questa giornata.

Leggilo, condividilo, celebralo.

Buon Giorno Fuori dal Tempo.

Postato

24 lug 10:00

C’è qualcosa di sacro in chi parte, anche senza sapere se tornerà.
Naviganti, esploratori, inventori…
gente che ha scelto di fidarsi della propria visione.

Con mezzi minimi e fede assoluta,
hanno cambiato il mondo.

Ne parliamo oggi sul blog di UAM.TV

Postato

23 lug 10:53

Ieri abbiamo parlato di Uayeb, quei cinque giorni sospesi in cui possiamo purificarci e prepararci al Giorno Fuori dal Tempo.
Oggi vogliamo condividere con voi qualcosa in più su José Argüelles, l’uomo che ha risvegliato questa antica conoscenza e ci ha insegnato che il tempo non è denaro, ma arte.
È stato lui a mostrarci una via per uscire dalla prigione delle lancette e riconnetterci ai cicli naturali, al ritmo della Terra, del cuore, del cosmo.

Un invito profondo a cambiare frequenza, dentro e fuori.

Leggi l'articolo nel nostro blog.

Postato

22 lug 09:23

Cinque giorni fuori dal tempo.

Dal 21 al 25 luglio, secondo il Sincronario delle 13 Lune, ci viene offerta un’occasione rara: fermarci, purificarci, ascoltare.

Non si tratta di un semplice passaggio da un anno all’altro. È un portale energetico, un invito a lasciare andare ciò che non serve più e prepararci con coscienza al nuovo tempo.

In questi giorni cerca di stare più in silenzio. Camminare. Scrivere. Meditare.

E visualizzare la Terra guarita, luminosa, viva.

Forse non cambierà il mondo. Ma sicuramente cambia te. E non è già un inizio?

Se senti anche tu il bisogno di pulire dentro e ricominciare, forse è il momento giusto.

Buon Uayeb

Leggi l'articolo sul nostro blog

Postato

21 lug 09:44

Lo spritz: un gesto semplice, un tempo condiviso

C’è qualcosa di profondamente umano nel fermarsi a bere uno spritz.
Un gesto all’apparenza banale, ma che porta con sé il valore del tempo, dell’incontro, della condivisione.
È l’occasione per rallentare, per guardarsi negli occhi, per aprire uno spazio di ascolto vero.

Soprattutto in estate, quando la luce si fa più lunga e la vita sembra respirare più lentamente, l’aperitivo diventa un momento prezioso. Un modo per esserci, per stare.
Non si tratta solo di ciò che beviamo, ma di come e con chi scegliamo di farlo.

Lo spritz, nato da un incrocio di culture e cresciuto tra le calli veneziane, è oggi conosciuto in tutto il mondo. Ma la sua forza non è nella moda: è nella semplicità.
Nel potere di creare connessioni. Di ricordarci che ogni giornata può contenere un piccolo momento di bellezza.

In questo articolo del blog abbiamo raccontato la sua storia per riscoprire il significato profondo di questo rito leggero ma autentico.

Postato

19 lug 10:25

Oggi è il 19 luglio.

E ogni anno, questo giorno mi chiede silenzio. Ma anche responsabilità.

Ricordiamo Paolo Borsellino, pochi giorni dopo Giovanni Falcone.

Due uomini che hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte.

Uomini liberi, non eroi.

Uomini soli… ma fino a un certo punto.

Perché accanto a loro c’erano anime coraggiose.

Gli agenti delle scorte e la magistrata Francesca Morvillo, moglie di Falcone. Donne e uomini che hanno scelto di proteggere la vita, sapendo di rischiare la propria.

Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Fabio Li Muli, Claudio Traina, Emanuela Loi.

Li nomino uno per uno, perché nessun nome deve svanire.

E poi Peppino Impastato.

Un ragazzo, una radio, una frase che ancora oggi brucia:

“La mafia è una montagna di merda.”

Lo disse da solo, contro tutto.

E fu proprio per questo che lo fecero saltare in aria.

Oggi, più che mai, sento che la memoria non serve a niente se non ci cambia.

Se non ci rende più giusti, più presenti, più liberi.

Leggi l'articolo nel blog di Uam.tv