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10 dic 12:31

Ci sono date che non segnano soltanto un passaggio storico, ma un passaggio di coscienza.
Il 9 e il 10 dicembre del 1948 il mondo ha provato a riscrivere il proprio rapporto con la dignità: prima la Convenzione sul genocidio, poi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Due giorni consecutivi per dire mai più alla distruzione dell’altro e sempre al valore di ogni individuo.

Quelle parole, nate nel dolore della guerra, hanno aperto la strada a un movimento più ampio, che negli anni ha spinto l’umanità a interrogarsi anche sul modo in cui trattiamo gli animali e il vivente tutto. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale del 1978 e la Giornata Mondiale del 10 dicembre sono figli di quello stesso impulso etico: riconoscere che la dignità non è un privilegio, ma un principio che si espande.

Se davvero crediamo nella pace, allora dobbiamo imparare a guardare la vita in tutte le sue forme, non solo nelle nostre.
Ogni gesto di rispetto è un tassello. Ogni atto di consapevolezza è un seme.

Su UAM.TV trovate un articolo che racconta questo percorso, dalla ferita alla cura, dalla memoria alla responsabilità.
Un invito, oggi più che mai, a scegliere la compassione come fondamento del nostro cammino.

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09 dic 11:59

Il 9 dicembre 1948 le Nazioni Unite adottarono la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.
Una parola nuova, allora, per provare a dare un nome all’orrore assoluto e fissare un limite morale invalicabile nella storia dell’umanità.

Da quel momento il genocidio non è più solo una tragedia, ma un crimine riconosciuto dal diritto internazionale. Un’affermazione potente, che però convive ancora oggi con enormi difficoltà di applicazione, ambiguità politiche e silenzi strategici.

Ricordare questa Convenzione non significa schierarsi, ma interrogarsi.
Su cosa voglia dire davvero “mai più”.
Su quanto siamo disposti a riconoscere i segnali prima che sia troppo tardi.
Su quanto la responsabilità collettiva abbia bisogno di pensiero, cultura e memoria viva.

Nel nuovo articolo del blog ripercorriamo la genesi di questo testo fondamentale, il suo valore storico e le domande che continua a porre al presente.

👉 Leggilo sul blog UAM.TV

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08 dic 10:54

La democrazia contiene in sé un paradosso affascinante e pericoloso. Proprio perché mette il potere nelle mani del popolo, accetta il rischio che quel potere venga usato per limitarla. Nessun altro sistema è così libero da contemplare persino la propria negazione.

In un tempo in cui il dibattito pubblico si fa sempre più polarizzato, ricordare questo paradosso diventa essenziale. Non è la legge, da sola, a difendere la democrazia: è la cultura. È il pensiero critico. È la capacità di educarci al dissenso come atto di responsabilità, non di distruzione.

Ne abbiamo scritto oggi sul blog di UAM.TV, cercando di esplorare questo equilibrio fragile che richiede ogni giorno intelligenza collettiva, ascolto e consapevolezza.

👉 Leggi l’articolo completo:
“Il paradosso della democrazia: un equilibrio che vive di coscienza”

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07 dic 12:16

Oggi ricordiamo una voce che ha parlato al mondo con una forza rara e una lucidità ancora sorprendentemente attuale.
Il 4 ottobre 1984 Thomas Sankara interveniva alle Nazioni Unite con un discorso che non apparteneva a lui, ma a un intero continente deciso a rialzarsi.

Parlava di dignità, di giustizia, di coraggio.
Parlava di un’Africa capace di guardare negli occhi la propria storia e scegliere un futuro diverso.

A distanza di quarant’anni la sua visione continua a interrogarci, eppure Sankara rimane ancora poco conosciuto tra i giovani. Forse è proprio il momento di restituirgli lo spazio che merita.

Nel nuovo articolo del blog proviamo a farlo, ripercorrendo il significato di quel discorso e collegandoci a una nostra precedente intervista immaginaria che ci aveva permesso di ascoltarlo come se fosse qui, oggi.

Un invito a scoprire o riscoprire il pensiero di un uomo che non ha solo parlato di libertà. L’ha incarnata.

Leggi l'articolo nel blog

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06 dic 10:08

Oggi celebriamo San Nicola, il santo che ha ispirato la figura di Babbo Natale, ma soprattutto il simbolo di un dono che nasce dal cuore e non dal rumore delle festività.

La sua storia attraversa i secoli e ci ricorda che la generosità più autentica è spesso quella che nessuno vede.
Un gesto lasciato di nascosto sul davanzale, una mano tesa senza firmare il proprio nome, la scelta di esserci senza chiedere nulla.

C’è però un dettaglio sorprendente e poco conosciuto.
Non tutto il corpo di San Nicola è custodito a Bari: una piccola parte si trova infatti a San Nicolò al Lido di Venezia. E secondo la tradizione popolare sarebbe proprio quella più… “delicata”, la più indecente, come direbbe con ironia Fabrizio De André evocando certe parti anatomiche che fanno sorridere da secoli.

Una storia che unisce spiritualità, umanità e un pizzico di leggenda.
E che ci ricorda che anche la santità è fatta di terra, non solo di cielo.

Sul nostro blog trovi l’articolo completo, un invito a vivere questo giorno come un’occasione per un dono diverso: una parola gentile, un’attenzione sincera, un gesto che nasce da dentro.

❤️ Il dono consapevole costruisce ponti. E ogni ponte apre un mondo.

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05 dic 11:36

È arrivato su UAM.TV Milked, il documentario che sta facendo discutere il mondo.
Un’indagine potente e necessaria sull’impatto dell’industria lattiero casearia, sull’ambiente, sul clima e sul nostro futuro.

Insieme a Food Relovution di Thomas Torelli, Milked ci invita a guardare con occhi nuovi ciò che portiamo ogni giorno nel piatto. Due film diversi ma complementari, che raccontano la stessa verità da due prospettive: quella dei sistemi che ci nutrono e quella delle scelte che possiamo compiere per cambiarli.

🌍 Se vogliamo capire davvero il cambiamento climatico, dobbiamo partire da qui. Dal cibo, dai consumi, dalle abitudini che modellano il mondo.

Guarda adesso Milked su UAM.TV e, se non l’hai ancora visto, affiancalo a Food Relovution.
Aprono un dialogo potente, e forse necessario, sul futuro che stiamo costruendo.

🎥 Disponibili ora su UAM.TV.
Un invito alla consapevolezza, uno alla volta, un film alla volta.

Leggi l'articolo completo nel blog

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04 dic 09:45

Frank Zappa non è stato solo un musicista. È stato un pensatore radicale, un osservatore implacabile, un artista che ha trasformato la libertà creativa in un atto di consapevolezza.
La sua voce, a distanza di decenni, continua a sfidare il conformismo e a ricordarci che il progresso nasce sempre da chi sceglie di deviare dalla norma.

Nel nuovo articolo del nostro blog esploriamo la sua eredità più profonda e immaginamo un’intervista impossibile, un dialogo oltre il tempo che illumina la sua visione sulla musica, sulla libertà e sul futuro.

➡️ Leggi l’articolo completo su UAM.TV
💡 Una storia che non parla solo di musica, ma di coraggio, complessità e pensiero indipendente.

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03 dic 10:49

Oggi, nel giorno del suo 57° compleanno, facciamo gli auguri a Brendan Fraser, un attore che ha attraversato il dolore, il silenzio e il coraggio di ricominciare.

La sua storia parla di fragilità umana, di cadute che diventano trasformazioni, di quella bellezza che nasce solo quando smettiamo di nasconderci.

Nel nostro nuovo articolo ripercorriamo il suo viaggio, dal buio alla rinascita, e rendiamo omaggio anche a Fabrizio Pucci, la voce italiana che ha accompagnato Fraser nei suoi ruoli più intensi, da The Whale ai titoli che lo hanno reso amato dal pubblico.

Una lettura per chi crede che ci si possa rialzare restando fedeli a sé stessi.

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02 dic 10:25

Oggi abbiamo pubblicato sul blog un articolo a cui teniamo molto.
È una riflessione su una parola che sentiamo spesso, ma che raramente comprendiamo davvero: tregua.

Non si parla solo di geopolitica, ma di noi.
Di quel fragile spazio tra un respiro e l’altro in cui scegliamo se continuare a reagire, a giudicare, a ferire… oppure fermarci, ascoltare e ricordare che l’umano esiste ancora.

La tregua non è un accordo scritto su un foglio.
È un gesto interiore.
È il coraggio di non precipitare.

Se ti va di leggere l’articolo completo, lo trovi qui:

Che oggi ognuno di noi possa concedersi almeno un momento di pace, anche minima, anche imperfetta.
A volte basta davvero così poco per cambiare la direzione di un’intera giornata.

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01 dic 10:40

Oggi inizia l’Avvento, un tempo che spesso identifichiamo con un semplice conto alla rovescia verso il Natale.
In realtà è qualcosa di molto più profondo.

È il tempo dell’attesa che ci invita a rallentare, a fare spazio, a ritrovare il silenzio e la presenza.
La parola stessa Avvento deriva dal latino adventus, “arrivo”, “venuta”. Non è l’attesa di qualcosa che viene da fuori, ma il gesto di tornare verso ciò che dentro di noi chiede ascolto.

In un mondo che corre, giudica e pretende risposte immediate, l’Avvento ci ricorda la rivoluzione gentile del fermarsi. La luce che cresce un poco alla volta. L’arte dell’ascolto. La possibilità di trasformare noi stessi prima ancora di trasformare ciò che ci circonda.

Sul blog di UAM.TV abbiamo dedicato a questo tema un articolo speciale, che parla di etimologia, spiritualità e piccoli gesti di consapevolezza quotidiana.

Lo trovi qui.
Che questo tempo di attesa diventi per tutti un tempo di luce.